I Curatolo e la casa di famiglia
Nel cuore della Sicilia occidentale, tra gli uliveti secolari, i profumi del Mediterraneo e i colori caldi della campagna trapanese, sorge il baglio della famiglia Curatolo. Un luogo carico di memoria, con i suoi cortili in pietra, i vecchi magazzini e le mura che da generazioni custodiscono storie di lavoro, famiglia e cambiamento.
Per tanti anni, questo baglio è stato la casa della famiglia e anche il cuore pulsante di un oleificio e dell’azienda agricola, che ha sempre permesso, e permette ancora oggi, alla famiglia di godere dei prodotti della sua terra. Il nonno Melchiorre Curatolo, primogenito ed erede del titolo di Duca di Castelmonte, insieme alla moglie Pina ed ai figli producevano olio con passione, come si faceva una volta: con cura, dedizione e mani sporche d’olio.

Il baglio per tutti
Poi, negli anni ’90, arrivò una scelta difficile: continuare con l’oleificio o trasformare quel luogo pieno di ricordi in qualcosa di nuovo. Dopo tanti pensieri e confronti familiari, nel 1998 nacque l’agriturismo Duca di Castelmonte. Un nuovo inizio, senza dimenticare le radici.
Pina, cresciuta tra Trapani e Palermo, univa nella sua cucina le peculiarità di queste due importanti città siciliane, regalando ogni giorno, alla sua famiglia, agli amici e ai clienti dell’agriturismo sapori autentici ed indimenticabili.

Non si voleva solo accogliere ospiti, ma condividere la storia di una famiglia: le ricette di nonna Pina, le stanze ricavate dalle antiche strutture del baglio, le serate d’estate tra gli ulivi e le chiacchiere sotto le stelle. Ogni persona che varca il cancello non è un cliente, ma un ospite di casa.
Da allora, a portare avanti l’agriturismo ci sono i figli di Melchiorre e Pina: Salvatore, Laura e Gaetano. E oggi anche la nuova generazione è parte attiva della storia: Silvia, figlia di Laura, e Melchiorre, figlio di Totò. Un lavoro di squadra, tra cucina, campagna e accoglienza, dove ognuno ci mette il cuore.

La storia che continua
Oggi, il Duca di Castelmonte è un’identità viva che i Curatolo portano avanti con passione. Continuano a vivere e lavorare nel baglio, tra la cucina, la campagna e l’accoglienza, custodendo con rispetto la memoria di chi li ha preceduti.
Prendersi cura degli ospiti, valorizzare il territorio e mantenere viva l’anima del baglio sono gli obiettivi che si è prefissata la famiglia Curatolo.
In ogni pietra del cortile, in ogni piatto servito, in ogni parola gentile scambiata con un viaggiatore, c’è l’eco di una famiglia che ha saputo unire nobiltà d’animo, radici profonde e spirito di accoglienza.
Una famiglia che ha scelto di restare unita, di evolversi senza dimenticare, e di aprire le porte del proprio mondo a chiunque voglia farne parte, anche solo per un po’.